[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1421611078486{padding-right: 40px !important;}”][vc_empty_space height=”30px”][vc_custom_heading text=”Tumore del pene: incidenza e fattori di rischio” font_container=”tag:h2|text_align:center” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text css=”.vc_custom_1554294939702{border-radius: 5px !important;}”]I tumori del pene sono molto rari, il più comune è il carcinoma spinocellulare (95% dei casi) e rappresenta lo 0,2-2% di tutte le neoplasie che colpiscono l’uomo.

L’incidenza maggiore si ha nella fascia di età compresa tra i 50-70 anni.
Il maggiore fattore di rischio è legato alla scarsa igiene con ristagno dello smegma a livello del solco balano prepuziale, la fimosi, i condilomi e condizioni di infiammazione cronica quali ad esempio balanopostiti ed il lichen sclero-atrofico.

Il carcinoma del pene si presenta sotto forma di una lesione cutanea vegetante (a cavolfiore) o come una lesione ulcerata e indurativa, con margini rilevati, poco o nulla dolorosa.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”30px”][vc_custom_heading text=”Tumore Maligno del glande” use_theme_fonts=”yes”][vc_separator border_width=”2″][vc_column_text]Il glande è la sede più comune del tumore al pene, seguito dal prepuzio, solco coronale e asta.
A riprova di quanto detto, l’incidenza di neoplasie peniene è significativamente più bassa nelle popolazioni in cui viene praticata la circoncisione.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row fullwidth=”yes” css=”.vc_custom_1550235821662{background-color: #68b8d0 !important;}”][vc_column css=”.vc_custom_1550235909133{padding-bottom: 20px !important;background-color: #68b8d0 !important;}”][vc_row_inner][vc_column_inner width=”2/3″][vc_custom_heading text=”Contattami per un consulto sul tumore al pene” font_container=”tag:h5|font_size:23px|text_align:left|color:%23ffffff” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_btn title=”RICHIEDI UNA CONSULENZA” style=”custom” custom_background=”#40788c” custom_text=”#ffffff”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1553790471475{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”2/3″][vc_custom_heading text=”APPROFONDISCI” font_container=”tag:h6|font_size:21px|text_align:left|line_height:2.5em” use_theme_fonts=”yes”][vc_tta_accordion c_icon=”chevron” active_section=”1″][vc_tta_section title=”Tumore al pene: sintomi” tab_id=”tumore-al-pene-sintomi”][vc_column_text]

Negli stadi più avanzati può essere presente dolore locale, sanguinamento, ed anche una sintomatologia disurica legata ad un eventuale coinvolgimento dell’uretra.
Adenopatie in sede inguinale sono presenti nel 50% dei pazienti e sono per lo più legate a fenomeni infiammatori reattivi, più raramente ad invasione neoplastica.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Tumore pene: la diagnosi” tab_id=”tumore-pene-diagnosi”][vc_column_text]

La diagnosi in fase precoce può essere ritardata dalla presenza di una fimosi serrata.

La diagnosi viene effettuate con l’esame obiettivo che permetterà di valutare: dimensioni, localizzazione, grado di infiltrazione dei corpi cavernosi o dell’uretra e l’eventuale presenza di linfonodi inguinali.

INDAGINI STRUMENTALI PER LA DIAGNOSI DEL TUMORE AL PENE

Seguiranno le indagini strumentali :

  • Ecografia peniena ed inguinale per la localizzazione di eventuali linfonodi;
  • La tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) per indagare la presenza di metastasi linfonodali pelviche e di eventuali metastasi a distanza;
  • la PET combinata con la TC (PET/TC) per determinare l’estensione del tumore.
  • Una radiografia del torace e la scintigrafia ossea possono essere usate per escludere le presenza di metastasi a distanza.

A queste indagini strumentali seguirà la biopsia per la conferma istologica della diagnosi.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Terapia chirurgica: penectomia” tab_id=”terapia-chirurgica-penectomia”][vc_column_text]

Il trattamento del tumore al pene dipende dallo stadio tumorale, dimensioni e localizzazione, ed è il più conservativo possibile.

Per quanto riguarda gli interventi chirurgici le opzioni sono: penectomia parziale e penectomia totale

PENECTOMIA PARZIALE

La penectomia parziale rappresenta il trattamento d’elezione riservata soprattutto a pazienti giovani con lesioni neoplastiche superficiali.

PENECTOMIA TOTALE

Nei casi di malattia invasiva viene effettuata la penectomia totale associata a linfadenctomia inguinale. La linfoadenectomia è un trattamento necessario complementare nei casi avanzati (T3-T4), il suo ruolo negli stadi più precoci (T1-T2) senza evidenza clinica o radiologica di un coinvolgimento linfonodale è a tutt’oggi oggetto di controversie.

La radioterapia può essere un’alternativa possibile per lesioni limitate (<4 cm) o in atteggiamento palliativo per pazienti non trattabili.

La chemioterapia è riservata ai casi inoperabili o con metastasi a distanza ma i risultati sono deludenti.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][vc_empty_space height=”62px”][/vc_column][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1553787823369{padding-top: 20px !important;padding-right: 20px !important;padding-bottom: 20px !important;padding-left: 20px !important;background-color: #40788c !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_custom_heading text=”Richiedi un consulto per la patologia del tumore al pene.” font_container=”tag:h5|font_size:23px|text_align:center|color:%23ffffff” use_theme_fonts=”yes”][vc_custom_heading text=”Prenota una visita andrologica” font_container=”tag:h5|text_align:center|color:%23ffffff” use_theme_fonts=”yes”][vc_row_inner css=”.vc_custom_1553783091035{background-color: #ffffff !important;}”][vc_column_inner][vc_empty_space height=”12px”][contact-form-7 id=”4287″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row]